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      Lo portarono sopra le spalle, e nell'uscire dalla stanza si udì una voce spaventosa che facea gran rimbombo, ed era mandata fuori dal barbiere, non già quello della bardella, ma l'altro; diceva:
      - O cavaliere dalla Trista Figura, non ti rincresca di andare così prigioniero, che ciò è necessario perché abbia un più sollecito fine l'avventura in cui ti ha posto il tuo sommo valore. Questa avrà termine quando il furibondo Leone mancego con la candida Colomba tobosina si uniranno insieme, ed avranno le loro alte cervice umiliate sotto il blando giogo matrimoniale; e da questo inaudito consorzio usciranno alla luce del mondo i bravi leoncini che imiteranno gli artigli sbranatori del valoroso genitore. Avverrà tutto questo prima che il seguace della fuggitiva ninfa compia due volte il giro delle rilucenti immagini col rapido e naturale suo corso. E tu, il più nobile e obbediente scudiere che cingesse mai spada, o avesse barba al mento ed olfato al naso, non atterrirti, né ti dolere se vedi esserti così tolto dinanzi il fiore della errante cavalleria; presto, se al fabbricatore dell'universo sia grado, ti vedrai sublimato a tanta altezza che non conoscerai più te medesimo, e non riusciranno vane le promesse che ti fece il tuo padrone. Da parte della maga Mentironiana ti assicuro che sarai pagato del tuo salario, e ciò vedrai in effetto; ma seguita intanto le pedate del valoroso e incantato cavaliere perché conviene che tu vada al posto dove ambedue dovete trovarvi. Restatevene, addio; io torno nella mia cupa caverna.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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