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      - Altro che cattoliche, che Iddio ci aiuti, rispose don Chisciotte! Come possono esserlo mai se non si tratta che di demoni, i quali hanno pigliati corpi fantastici per operare siffatte stravaganze e guidarmi a sì deplorevole situazione? E se tu voi conoscere in fatto una tale verità, toccali, palpali, e vedrai che non hanno corpo se non se d'aria, e non sono che mere apparenze.
      - Viva Dio, replicò Sancio, io li ho toccati, o signore, e questo diavolo qui, il quale cammina con tanta prestezza, ha una carne soda come una pietra; e in questo ancora è differente da quello che ho inteso dire dei diavoli, perché io so che essi puzzano di zolfo e di altri pessimi odori, ma costui dà una eccellente fragranza d'ambra, che si sente mezza lega lontano." Sancio indicava così don Fernando; il quale, come dilicato signore, solea mantenersi olezzante della persona.
      - Non farne punto le maraviglie, amico Sancio, rispose don Chisciotte, perché ti assicuro che anche i diavoli tengono dei profumi, e ne sogliono portare seco; ma non possono tramandarli a noi per essere spiriti: o se pure ne tramandano, non sono mai grati, ma fetidi e puzzolenti; e la ragione si è perché portano seco l'inferno dovunque vanno, e non debbono trovar mai sollievo di sorta alcuna dai loro tormenti; laonde, poiché il grato olezzo è una cosa che soddisfa e diletta, non è possibile mai che ne sieno in possesso: e se pare a te, come dici, che questo demonio odori di ambra, o tu certamente t'inganni o egli vuole ingannarti affinché tu nol tenga per un demonio.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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