La ragione di questo si è che lo accingersi a dimostrare a chicchessia che non furono al mondo Amadigi, né tutti gli altri cavalieri di ventura, dei quali vanno piene zeppe le storie, sarebbe lo stesso come voler provare che il sole non illumini, il gelo non agghiacci, né la terra ci sostenga: e di fatto, quale sottile ingegno può mai darsi quaggiù che giunga a persuadere altrui che non sia vero ciò che accadde nel tempo di Carlomagno alla infanta Florida con Guy di Borgogna, e ciò che raccontasi di Fierabrasse sul ponte di Mantible? Giuro a Dio che tutto questo è tanto vero, com'è chiaro giorno in quest'ora. Che s'ella spaccia ogni cosa come menzogna, sarà falso per la stessa ragione che sieno stati mai Ettore, Achille, la guerra di Troia, i dodici Paladini di Francia e il re Artù d'Inghilterra, il quale vive tuttora ma trasformato in corvo, ed è atteso di momento in momento il suo ritorno al suo regno. Bisognerà osare egualmente di asserire che bugiarda sia la storia di Guerino il Meschino e quella della conquista di Santo Griale; che sieno apocrifi gli amori di don Tristano e della regina Isotta, e quelli di Ginevra con Lancilotto, benché viva tuttora chi quasi ricordasi di avere conosciuta la matrona Chintagnona, che fu la miglior mescitrice di vino che mai avesse la Gran Bretagna: ed è ciò tanto vero che mi diceva una mia nonna da parte di padre, ogni volta che essa vedeva una qualche matrona vestita con manto: "Quella, nipotino mio, pare proprio la matrona Chintagnona;" dal che arguisco, che la dovette conoscere di persona o averne almeno veduto qualche ritratto.
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