Pagina (587/1298)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      In altro canto si eleva un forte castello, o superbo palagio, le cui muraglie sono di oro massiccio, i merli di diamanti, di giacinti le porte, e di stupenda archittettura costrutto, che sebbene la materia che lo compone sia tutta diamanti e carbonchi e rubini e perle e oro e smeraldi, è nondimeno vinta assai dal lavoro. Resta poi a vedersi dopo sì grandi maraviglie altra cosa che più di tutte esilara e rallegra, ed è l'uscita dalle porte del castello di un gran numero di donzelle, i cui vaghi e ricchi vestiti se fossero da me descritti come li troviamo nelle storie, sarebbe un non finirla mai più! Ecco là l'ardito cavaliere che, balzato nel lago, è preso per mano da quella delle donzelle che sembra la più speziosa, la quale seco lo guida, senza dischiuder le labbra, dentro la ricca torre o castello. Dov'egli è profumato e rivestito di sottilissimo bisso, e riceve un largo manto, il cui valore è quanto quello di una bella città, ed anche più. Che descrizione può mai darsi più deliziosa di quando leggiamo che la donzella predetta ed un'altra sua compagna lo conducono in una sala dove stanno apparecchiate le tavole così simetricamente disposte da restarne egli stupefatto e trasecolato? Oh il bell'istante quando gli danno nelle mani un'acqua tutta ambra, e di rarissimi fiori distillata! quando lo assidono sopra una sedia di avorio! quando tutte le donzelle amorosamente lo servono serbando un rispettoso silenzio! quando gli apprestano tanti diversi cibi e tanto saporitamente conditi, che l'appetito non sa più per quale decidersi!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298