Colpa di Ronzinante. Oh dura stella,
Che di Mancia la dama, e quest'invittoPro' cavaliere n'hai tolto in sì verd'anni!
Ella cessò, morendo, d'esser bella,
Ed ei d'Amor, come ne' marmi è scritto,
Male scansar poteo l'ire e gl'inganni.
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DEL BURLATORE, ACCADEMICO ARGAMASSIGLIESE,
A SANCIO PANCIA.
SONETTO.
Sancio Pancia è costui (strano portento!)
Grande il valor, picciol di corpo e corto,
Il più ingenuo scudiero, e il meno accorto,
Che avesse il mondo: il giuro e non men pento.
Ch'e' fusse conte mancovvi un momento,
Colpa del secol niquitoso e torto,
Che a lui negò maligno un tal conforto,
E nemmen perdonolla al suo giumento.
Sovr'esso ei giva (vel soffrite in pace)
Docil scudier seguendo il mansuetoCavallo Ronzinante, ed il suo sire.
O speranza degli uomini fallace,
Che in pria promettere suole un viver cheto,
Poi 'n ombra, in fumo, in sogno usa svanire!
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DEL CACCIADIAVOLO, ACCADEMICO DELL'ARGAMASSIGLIA,
ALLA SEPOLTURA DI DON CHISCIOTTE.
EPITAFFIO.
Qui sen giace il cavaliero,
Che malconcio e mal errante
Corse in groppa a Ronzinante
Ora questo, or quel sentiero.
Sancio Pancia, non sincero,
Qui pur giace ad esso a canto
Ch'ebbe almen fra tutti il vanto
Del più fido e buon scudiero.
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DEL TICHETOCCHE, ACCADEMICO DELL'ARGAMASSIGLIA.
ALLA SEPOLTURA DI DULCINEA DEL TOBOSO.
EPITAFFIO.
Dulcinea qui sta tranquilla,
Che di carne ancorché onusta,
Morte barbara ed ingiustaAlfin colse e incenerilla.
Sua prosapia illustre brilla;
Dama apparve nel sembiante;
Di Chisciotte fu l'amante,
E l'onor della sua villa.
Furon questi i versi che si poterono leggere; gli altri vennero affidati ad un accademico affinché li spiegasse per conghiettura, perché tutte le lettere erano rosicchiate dal tarlo.
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Ronzinante Mancia Amor Pancia Ronzinante Ronzinante Pancia Chisciotte
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