Se tutti questi contrassegni non bastano per avvalorare la verità, ho qui al mio fianco una spada che saprà dare piena fede alla incredulità stessa.
- Tranquillizzatevi, signor cavaliere, disse don Chisciotte, e ascoltate quello che voglio dirvi. Dovete sapere che quel don Chisciotte, di cui ragionate, è il miglior amico che io abbia al mondo, e tale che asserire potrei francamente essere egli un altro me stesso. Per tutti i segnali che mi avete dati sì esatti e veridici resto convinto che altri non sia se non se lui medesimo colui che voi asserite di aver superato: veggo per altra parte cogli occhi miei proprî, e tocco con mano non esser ciò possibile, quando non fosse che avendo egli molti incantatori nemici, ed uno specialmente che d'ordinario il perseguita, non avesse costui pigliata a prestito la sua figura per lasciarsi vincere, e così defraudarlo della fama da lui guadagnatasi mercé quelle illustri cavallerie che l'hanno reso conosciutissimo per tutta la terra scoperta. In conferma di questo voglio che sappiate ancora, che questi tali incantatori nemici suoi trasformarono, non ha guari, la figura e persona della bella Dulcinea del Toboso in una rozza e vile contadina, e al modo stesso avranno operato anche la trasformazione di lui. Se tutto ciò non bastasse per farvi capace della verità che vi ho detta, eccovi presente lo stesso don Chisciotte in persona che lo sosterrà coll'arme alla mano, a piedi o a cavallo o in qualunque altro modo che più vi piacesse.»
In ciò dire si rizzò in piedi, e impugnò la spada aspettando che risoluzione prendesse il cavaliere dal Bosco; il quale con tono egualmente grave rispose a questo modo:
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Chisciotte Chisciotte Dulcinea Toboso Chisciotte Bosco
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