Subito che don Chisciotte udì la dimanda del ferito disse ad alta voce che Basilio chiedeva cosa molto ragionevole e giusta, e da potersi agevolmente adempiere; e che Camaccio resterebbe tanto onorato ricevendo Chilteria vedova del valente Basilio, quanto se gli venisse dalle mani dello stesso suo padre.
- E basta un sì, soggiunse, che altro non costa che pronunciarlo; poiché il talamo di queste nozze sarà una tomba.»
Aveva udito, ed era stato presente a tutto Camaccio; il quale sbalordito e confuso non sapeva né che dirsi né che fare; ma tante furono le voci degli amici di Basilio che chiedevano il suo consenso perché Chilteria desse a lui la mano di sposa, affinché non andasse a male l'anima sua uscendo egli disperato da questa vita, che lo persuasero e lo sforzarono ancora a dichiarare che se acconsentisse Chilteria ne sarebbe pur egli contento, mentre ciò non era che protrarre di pochi istanti il compimento delle sue brame.
Allora si volsero tutti a Chilteria, e chi con prieghi e chi con lagrime e chi con efficaci ragioni la persuadevano che sposasse Basilio. Essa, più dura di marmo e più immobile di statua, mostrava di non sapere, né potere, né voler risponder parola: né l'avrebbe risposta se il pievano non avesse detto che non v'era luogo ad indugio, che Basilio era agli estremi, e che non dovevasi restar nella irresoluzione.
La bella Chilteria allora senza replicare parola, tutta turbata in viso, triste e dolente accostossi a Basilio; che cogli occhi a lei rivolti e col respiro stentato e affannoso, e borbottando il nome di Chilteria, dava indizio di voler morire come gentile e non come cristiano.
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