Essendo tutto ciò vero, com'è verissimo, se per caso venisse a visitarti, mentre sarai nella tua isola, alcuno dei tuoi parenti, nol discacciare, né fargli torto immaginabile; lo dèi anzi accogliere amorevolmente, fargli buon viso e carezze, ché così ti renderai grato al cielo, cui piace che non siavi chi rechi a disonore ciò che un tempo egli è stato, e corrisponderai all'obbligo tuo e all'ordine della natura.
Se condurrai teco la moglie (perché sta male che quelli che governano le tengano per buon tempo lontane), guidala, dirozzala, ammaestrala, e ricordati che una moglie zotica e balorda manda a male tutto quello che un governatore può guadagnare colla sua saggezza.
Se per caso restassi vedovo, il che può succedere, e poi eleggessi altra moglie più agiata, atteso il tuo posto; non la pigliare tale che ti serva di amo e di canna da pescare, e che sottometta a sé la tua volontà; perché ti so dire che di tutto quello che riceve la moglie del giudice, ne rende poi conto il marito nel sindacato generale; ed egli paga alla sua morte il quadruplo delle partite delle quali non si è alleggerito durante la vita.
Non lasciarti guidare dalla legge del capriccio che suole predominare negl'ignoranti, i quali presumono di essere avveduti.
Trovino facilmente in te compassione le lagrime del povero, ma sia imparziale la tua giustizia tra queste e le ragioni del ricco.
Procura di scoprire la verità tanto per entro alle promesse e ai doni del dovizioso, quanto tra i singulti e le importunità dell'indigente.
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