Se seguirai, o Sancio, queste regole e questi precetti, saranno durevoli i tuoi giorni, la tua fama eterna, i tuoi premi al colmo, intera la tua felicità; mariterai i tuoi figli con tua soddisfazione, e cresceranno in titoli essi e i loro nipoti, vivrai in pace e ben veduto da tutti, e dopo gli ultimi passi della tua vita, ti arriverà quello della morte in decrepitezza soave e matura, e ti chiuderanno gli occhi le tenerelle e delicate mani de' tuoi piccioli pronipoti. Quanto ho detto serva d'insegnamento ad adornare la tua anima; ascolta adesso tutto quello che può occorrere per ornamento del corpo.»
CAPITOLO XLIII
DEI SECONDI CONSIGLI DATI A SANCIO PANCIA DA DON CHISCIOTTE.
Qual sarebbe mai l'uomo che avendo ascoltato il ragionamento di don Chisciotte giudicato non lo avesse persona di molta saggezza e delle più rette intenzioni? Più volte si è veduto nel corso di questa istoria che egli usciva dal seminato subito che si toccavano i discorsi di cavalleria, ma in ogni altro proposito mostrava chiaro e acuto discernimento; di maniera che ad ogni passo le opere discreditavano il giudizio, ed il giudizio faceva contralto alle opere. In questi secondi insegnamenti che diede a Sancio, mostrò di avere molto buon garbo, e fece giugnere all'apice nel tempo istesso la sua discrezione e la sua pazzia.
Stavalo Sancio attentamente ascoltando, e procurava di tenere a mente i consigli, come colui che era deciso di eseguirli fedelmente, e la loro mercé di condurre a buon termine questa faccenda del suo governo.
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