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      Basta per ora; non si parli altro, ma non tralascerò in avvenire di star cogli occhi aperti per vedere se qualche altro segnale confermi o distrugga i miei sospetti.
      - Così dèi fare, Sancio, disse don Chisciotte, e mi porrai al chiaro di ogni tua scoperta in tale proposito, e di qualunque cosa che nel governo sarà per succederti.
      Sancio in fine partì accompagnato da gran comitiva vestito da legale, con sopra l'abito un gabbano molto splendido e largo di ciambellotto a once, e con berretto pure di ciambellotto. Cavalcava un mulo alla ginetta, e dietro a lui per comando del duca andava il leardo con fornimenti e guarnizioni giumentili di seta fiammeggianti. Sancio voltava il capo di quando in quando per guardare il suo asino, in compagnia del quale andava tanto contento che non l'avrebbe ceduto ad un imperatore. Nel prendere licenza dai duchi baciò loro la mano, e si prese la benedizione del suo signore, che gliela diede colle lagrime agli occhi, e la ricevette Sancio colle gote gonfie, come fanciullo che stia per piangere.
      Lascia, o lettor garbato, andare in pace e in buon'ora l'ottimo nostro Sancio, e attenditi due staia di risa che ti ha a produrre il sapere come si portò nel suo governo; frattanto ascolta quello che avvenne in quella notte al suo padrone: che se con questo racconto non riderai, comporrai per lo meno, come suol dirsi, le labbra a ghigno di scimmia; perché gli avvenimenti che riguardan don Chisciotte, od hannosi a celebrare con ammirazione o con festività. Raccontasi dunque che appena partito Sancio sentì don Chisciotte il peso della sua solitudine; e se gli fosse stato possibile rivocare la commissione e torgli il governo, lo avrebbe fatto.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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