Egli è qua adesso per essi, ed io glieli do: ma egli ricusa di pagarmi la fattura, e pretende all'opposto che gli paghi o gli renda il suo panno.
- Va così la faccenda, fratello? dimandò Sancio.
- Così per lo appunto, rispose l'uomo, ma faccia vostra signoria ch'egli mostri i cinque berretti che ha fatti.
- Molto volentieri, rispose il sarto: e, tratta immantinente la mano che teneva sotto il ferraiuolo, fece vedere cinque berretti posti nei cinque capi delle dita della mano, e disse:
- Ecco qua i cinque berrettini che mi vengono da questo buon uomo dimandati, e posso giurare in coscienza mia che nulla mi è rimasto del panno, e sono pronto a far esaminar il lavoro dai consoli del mestiere.
Risero gli astanti tutti della moltitudine dei berretti e della novità della questione. Sancio si pose un cotal poco a pensare tra sé e poi disse:
- Sembrami che non vi sieno grandi difficoltà a diffinire tal questione senza che si abbia a rimettere al parere di altro intelligente e probo soggetto; e così io do per sentenziato che il sarto perda la fattura e il contadino il panno, e si portino i berretti al servigio dei carcerati né se ne parli mai più.»
Se la precedente sentenza della borsa del pastore destò maraviglia nei circostanti, questa li provocò al riso; si eseguì però l'ordine del governatore, dinanzi al quale si presentarono due uomini vecchi, uno dei quali portava un bastone di girasole, e quegli che stava colle mani vuote si fece a dire:
- Signore, giorni sono prestai a questo buon uomo dieci scudi d'oro per fargli piacere e servigio a un tempo medesimo, a condizione però che dovesse ad ogni mia richiesta farmene la restituzione.
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Sancio Sancio
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