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      Ora ritornandomene al mio villaggio, m'incontrai per istrada in questa buona matrona, la quale so dire che mente di quanto asserisce.»
      Il governatore gli chiese allora se portasse seco qualche moneta di argento; e rispose che avea in seno venti ducati in una borsa di cuoio. Ordinò che la cavasse fuori e la desse tal quale alla querelante. Lo fece egli tremando, e se la prese la donna facendo mille inchini a tutti e pregando Iddio per la salute e per la vita del signor governatore, il quale difendeva sì bravamente le orfane bisognose e le matrone, e con questo se ne uscì del consiglio recando seco la borsa stretta fra ambedue le mani e visitandola subito per conoscere se avesse dentro argento od oro.
      Era appena uscita fuori che Sancio disse a quel guardiano di bestiame che disfacevasi in lagrime, e accompagnava la borsa cogli occhi e col cuore: «Buon uomo, tenete dietro a quella donna, e toglietele a forza la borsa, e tornate qui con essa;» e non lo disse ad un goffo o ad un sordo, perch'egli corse come una saetta sulle pedate della donna, ed eseguì quanto gli fu comandato.
      Stavano sospesi i circostanti attendendo il fine di quella quistione, e d'indi a poco tornarono la donna e l'uomo, tenendosi più attaccati e afferrati che la prima volta; ella con la zimarra rimboccata e con la borsa in grembo, e l'uomo contrastando per levargliela, ma senza poterlo fare perché la donna si opponeva con forza gridando:
      - Giustizia di Dio e del mondo! consideri la signoria vostra, signor governatore, la poca vergogna e il poco timore di questo malvagio che in cuor della terra e in mezzo alla strada vorrebbe togliermi la borsa che gli ordinò vossignoria di darmi.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Iddio Sancio Dio