Coloro stessi che erano a parte delle burle che dovevansi fare a Sancio, si maravigliarono più degli altri: perché questa nuova apparizione non era stata da essi predisposta, e perciò se ne stavano dubbiosi aspettando di veder che cosa fosse per accadere.
Sancio restò mezzo fuori di sé per la beltà della giovane, e le chiese chi fosse, dove volesse andare, e quale motivo l'avesse indotta a mentire quegli abiti. Ella fissando gli occhi in terra con onestissimo rossore, rispose;
- Non posso, o signore, far palese pubblicamente ciò ch'esige il più geloso segreto, e voglio soltanto che si tenga per fermo che io non sono un ladro, né persona facinorosa, ma sventurata donzella a cui un eccesso di gelosia fece obbliare il decoro dovuto all'onestà.»
Ciò udendo il maggiordomo; disse a Sancio, - Faccia, signor governatore, che si apparti la gente, affinché questa signora possa parlare senza arrossire, e liberamente.»
Così comandò il governatore, e tutti si ritirarono eccettuati il maggiordomo, lo scalco e il segretario. Ora vedendosi soli, la donzella seguitò dicendo:
- Io, o signore, sono figlia di Pietro Perez Masorca, affittatore delle lane di questo paese, il quale suole molte volte recarsi in casa del padre mio.
- Ciò non ha apparenza di verità, disse il maggiordomo, giacché io pienamente conosco Pietro Perez, e so ch'egli non ha figliuolo alcuno né maschio né femmina: e tanto più che voi dite ch'è vostro padre, e poi aggiungete che suole molte volte recarsi in casa di vostro padre.
- Io già l'avevo notato fra me, disse Sancio.
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