Si celebra la messa in un bell'oratorio di casa mia, dove io intervengo, né altro veggo che il cielo risplendente di giorno, e asperso di stelle nelle tenebre della notte; non conosco né strade, né piazze, né templi, né anco uomini, eccettuato mio padre e mio fratello, e Pietro Perez, l'affittatore, che per vederlo frequentemente in mia casa, mi venne in capriccio di dire ch'era mio padre, e così non ho dichiarato il vero. Quel tenermi rinchiusa e negarmi di escire di casa, sino per andare alla chiesa, corrono molti mesi e giorni che mi fa vivere in somma afflizione. Avrei voluto vedere il mondo, od il paese almeno dove sono nata: parendomi che questa innocente mia voglia non offendesse il buon decoro con cui le donzelle nobili debbono guardare se stesse. Sappiate che quando si facevano caccie da tori, e che s'innalzavano steccati per rappresentar commedie, io domandavo al mio fratello (minore a me nella età di un anno solo), che mi desse conto e di questi e di altri divertimenti a me sconosciuti, ed egli me li dipingeva alla meglio, e tutto serviva ad accendere in me il desiderio di poterne godere. Per abbreviarvi la storia della mia rovina, vi dirò che ho pregato e scongiurato mio fratello (così piacesse a Dio che non lo avessi mai né pregato né scongiurato),» e qui si rinnovò il pianto.
Il maggiordomo le disse:
- Continuate pure, o signora, e finite di dirci quanto vi accadde, che noi siamo nella impazienza che ispirano i vostri detti e le vostre lagrime.
- Poco mi resterà a dire, rispose la donzella, ma molte lagrime mi resteranno a versare; ché i desideri mal collocati, altra mercede che questa non possono attendersi.
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Pietro Perez Dio
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