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      Detto questo voltò le spalle e cominciò non dico a correre ma a volare. Per la paura non avevo io fatti sei passi che caddi, e in quel punto mi raggiunse il bargello che mi ha condotto al cospetto delle signorie vostre, dove come giovane cattiva e capricciosa, adesso mi trovo con mia estrema vergogna.
      - Insomma, disse Sancio, non vi è accaduto, o signora, altra disgrazia che questa, né altra gelosia vi ha cacciata di casa, come pareva dal principio del vostro discorso?
      - Niente altro, ella rispose: non la gelosia ma la voglia di vedere il mondo, ed anche questa era confinata a vedere soltanto le strade di questo paese.»
      La verità di quanto aveva esposto si raffermò al sopraggiungere del suo fratello, colto egli pure dagli sgherri quando era fuggito unitamente alla sorella.
      Non altro aveva indosso fuorché un gamurrino grazioso ed un guarnello di damasco turchino con passamani d'oro, né in capo teneva alcun velo, né lo adornavano altro che i suoi capelli, che parevano anella d'oro, tanto erano biondi e ricciuti. Il governatore, il maggiordomo e lo scalco lo condussero in luogo appartato, e senzaché sua sorella potesse udire, gli chiesero perché mai vestisse a quel modo.
      Egli allora con non minore vergogna e imbarazzo, ripeté il racconto già fatto da sua sorella; il che diede non poco piacere e soddisfazione all'invaghitosi scalco; ma il governatore allora disse:
      - Non è da negarsi, o signori che non sia stata questa la più solenne ragazzata, e per sapere questa scioccheria non occorre tirare tanto in lungo il discorso, né spargere tante lagrime, né mandare tanti sospiri, ma bastava dire: noi siamo il tale e la tale, esciti a passeggiar fuori della casa paterna così travestiti; per pura curiosità e senza alcun fine cattivo; né affibbiarvi tanti piagnistei e spasimi, e non finirla mai più.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Sancio