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      Ho notizia che egli governa come un girifalco; di che mi trovo molto soddisfatta, e lo è ancora il mio signor duca. Io ringrazio vivamente il cielo di non essermi ingannata nell'averlo trascelto a quel posto, perché voglio che sappiate, mia signora Teresa, che difficilmente si trova un buon governatore nel mondo, e così mi aiuti Iddio come Sancio governa. Vi accompagno, amica mia, con la presente, una filza di coralli con punte d'oro, e vorrei che fossero perle orientali, ma chi ti dà l'osso non ti vorrà vedere morta, e verrà tempo che ci conosceremo e converseremo insieme, e Dio sa quello che sarà. Tenetemi raccomandata a Sancetta vostra figliuola, e ditele da parte mia che si apparecchi, che io la voglio maritare altamente quando meno se lo pensi. Mi viene detto che codesto paese abbonda di ghiande grosse; mandatemene un paio di dozzine, che ne terrò molto conto per venire dalle vostre mani. Scrivetemi a lungo, e datemi nuove della vostra salute e del vostro bene stare. Se qualche cosa vi occorre non avete da far altro che aprire la bocca; che sarete servita per lungo e per largo. Dio vi guardi.
     
      «Di questo luogo, la vostra amica che vi vuol bene,
     
      «LA DUCHESSA.»
     
      - Oh! gridò Teresa sentendo la lettera, oh! che buona, che affabile, che umile signora! Ah, con queste sì mi caccino sotto terra, ma non già colle cittadine che usano in questo paese, che si figurano per essere tali che il vento non le abbia da toccare: e vanno alla chiesa con albagia come se fossero regine; e pare proprio che elleno si rechino a disonore di dare un'occhiata ad una contadina!


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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