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      E però, appressatosi a lui pian pianissimo e senz'essere veduto da chicchesia, cacciò nel sinistro lato del povero staffiere una freccia lunga due canne, e gli passò il cuore da banda a banda: e ben poté farlo a man salva, perché invisibile è Amore, ed entra ed esce ove più gli torni, senza che siavi chi gli domandi conto di quanto opera. Dico dunque che quando fu dato il segnale dell'assalto, stavasene il nostro staffiere fuori di sé, pensando alla bellezza di colei ch'egli aveva fatta signora della sua libertà, e quindi non si era punto curato del suono della tromba, come fatto aveva don Chisciotte; il quale la intese appena e subito si accinse alla pugna, e col galoppo più veloce che far poteva Ronzinante, andò incontro al nemico.
      Vedutolo al cimento il suo buon scudiero Sancio Pancia, gridò ad alta voce:
      - Dio ti guardi, o fiore e specchio dei cavalieri erranti: Dio ti faccia riuscir vincitore, poiché la ragione è dalla tua banda.»
      Non mosse Tosilo un sol passo contro don Chisciotte, tuttoché lo vedesse venire alla sua volta, anzi chiamò con un grido il maestro del campo, e quando se lo vide vicino gli disse:
      - Signore, questa battaglia non è ella fatta perché io diventi o non diventi sposo di quella signora?
      - Si fa per questo appunto, rispose il maestro del campo.
      - Or bene, soggiunse lo staffiere, io sono timoroso di coscienza e avrei rimorso che la battaglia procedesse più avanti; e tosto dichiaro che mi do per vinto, e che voglio sposarmi subito con quella signora.»
      Restò maravigliato il maestro a queste inaspettate parole di Tosilo, e come colui che conosceva la macchina di questo fatto, non seppe che cosa rispondere.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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