L'ho lasciato in balia de' suoi servi, che non ardirono fare le sue difese, ed ora vengo a te perché mi faccia scortare in Francia; dove ho parenti che avranno cura di me, e perché tu difenda ad un tempo stesso mio padre per sottrarlo alle crudeli vendette degli amici di don Vincenzo.» Restò Rocco meravigliato della gagliardia, del coraggio, del successo della bella Claudia, e le disse: - Seguimi tosto, e andiamo a riconoscere se il tuo nimico sia morto, e di poi faremo ciò che sarà necessario.
Don Chisciotte, che aveva attentamente ascoltate le parole di Claudia e la risposta di Rocco Ghinart, disse: - Non occorre che alcuno si prenda pensiero di accingersi alla difesa di questa signora, mentre tolgo io questa protezione a mio carico: dienmi il mio cavallo e le mie armi, e qua mi aspettino, ché andrò io stesso in traccia di questo cavaliere, e o morto o vivo farò che adempia la parole che diede a tanta bellezza.
- Nessuno ne dubiti, disse Sancio, perché il mio padrone ci ha buona mano in materia di far parentadi, e non sono molti giorni che egli obbligò un altro a maritarsi che non voleva mantenere la parola data ad una ragazza: e se non fosse stato che i perfidi incantatori, i quali lo perseguitano, gli cambiarono la vera figura in quella di uno staffiere, adesso non si discorrerebbe più della integrità della giovane.» Rocco, che attendeva più all'avvenimento della bella Claudia che alle dicerie del padrone e del servo, senza dare loro retta prescrisse ai suoi scudieri di restituire a Sancio tutto quello che tolto gli avevano dal leardo, e comandò loro egualmente che dovessero ritirarsi nel luogo dove avevano alloggiato la notte precedente, e senz'altro dire partì frettolosamente con Claudia a cercare del ferito o morto don Vincenzo.
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