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      Non ne poteva piú. Si abbandonava disarmata all'ilarità, cogli occhi sfavillanti e colle gote in fuoco. Ma proibiva a Mario di continuare, dandogli del birbante e del bugiardo. Che orrore! come si cucina una povera donna, e come si esagerano le sue debolezze!
      - Ma non capisci ch'è stato per forza delle cose e dei tempi; perché doveva esser necessariamente cosí? - tonò Furlin.
      Adesso indirizzavasi a Pippo. Affannavasi a dimostrargli, che il peggior nemico del Papato era il Papato stesso. La breccia di Porta Pia avrebbe riportato la religione alla semplicità delle sue origini, e ne avrebbe quindi iniziato un nuovo splendore. Tutto garantiva un simile risultato: nessuno aveva mai rivolto le armi contro la fede dei propri padri. E Furlin affermava solennemente, che l'Italia liberale è anche profondamente cattolica. Quale spettacolo augusto e quale insegnamento, vedere il popolo affollarsi nelle chiese e ricorrere a Dio coll'osservanza sincera del culto, dopo avere voluta e conquistata la sua libertà! Di chi la colpa, se il Papa voleva rimaner prigioniero? Gli intransigenti che consigliavano un tale atteggiamento al vecchio augusto, assumevano una responsabilità tremenda in faccia alla storia!
      Tacque, trionfò dinnanzi al silenzio degli altri due. Nella penombra dell'angolo vicino alla finestra, la voce di Flaviana aveva un tono di scongiuro affettuoso.
      - Pròvati ancora a negarlo! T'assicuro: stasera hai qualche cosa pel capo! Perché non ti scuoti e non ti confidi con noi?
      Parlava ad Irene.


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L'eredità Ferramonti
di Gaetano Carlo Chelli
pagine 243

   





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