- Ti puoi vantare di goderti una delle piú belle donne di Roma. È miracoloso! ella, invece di invecchiare, ringiovanisce.
- Lo dicono tutti, e pare a me pure.
- E ci trovi tornaconto, eh? briccone! Bada però di aver giudizio con lei! Io, per conto mio, non mi lamento d'essermi posto del tutto al riparo dagli effetti del suo cattivo umore.
- Le do forse motivo d'esser malcontenta di me? - disse Pippo soprappensiero.
Alludevano qualche volta, di sfuggita e velatamente, alla misteriosa potenza della giovine donna, che avevano ambedue esperimentata. Mario parve assalito ad un tratto da una curiosità:
- Lo sapeva che adesso vengo spesso da te?
- Lo sapeva di certo. Ho avuto occasione di dirglielo un paio di volte. Perché? ti dispiace forse?
- Punto. Come ha preso la cosa?
- Non vi ha dato nessuna importanza.
- Dev'essere infatti cosí.
- Mi par bene! È certo che non si è mai trattato fra noi di ordire congiure contro di lei, non è vero?
Mario guardò vivamente il fratello, colpito anche dal tono singolare delle ultime parole; ma non gli riuscí quel giorno, come non gli era riuscito in altre simili occasioni, di accertarsi se le dettava un pensiero segreto, che non stimava ancor giunto il momento opportuno per esprimersi senz'ambagi. Gli pareva talvolta che Pippo fosse emancipato dalla moglie molto piú di quello che volesse parere. Il buon marito aveva dei rapidi sussulti allorché si parlava di quella donna, dei bagliori di sguardo pieni di malizia volpina e di ferocia ipocrita. Alcuni giorni appresso, lo stesso Pippo se ne uscí con una proposta singolare:
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