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      Nonostante è andato l’ordine alle chiese di recitare la Colletta Pro Pontifice infirmo, ed in quella dell’Apollinare si è ordinato dal Cardinal Vicario un triduo coll’intervento del Seminario e della Scolaresca.
      GIOVEDÌ 25 — Il biglietto delle nuove del Papa di questa mattina portava che aveva riposato a intervalli più lunghi, e che l’affanno o asma nel parlare e nel muoversi era minore.
      SABATO 27 — Il Papa da dopo pranzo a ieri sera sino circa la mezzanotte fu molestato talmente dall’affanno, che si temé assai, e si parlò di dargli il Viatico, che però il medico non giudicò necessario. In seguito si andò calmando, e la notte è stata piuttosto quieta; nella giornata si dice abbia avuti nuovi insulti, ma questa sera pareva che stesse di nuovo meglio, e gli erano stati applicati due altri vessicanti.
      DOMENICA 28 — Il Papa ha avuta una pessima notte per le strette sempre più forti, e questa mattina ha voluto essere comunicato per Viatico (benché lo avesse fatto venire altre volte per devozione nei giorni scorsi) per mezzo di Monsignor Barbolani Cameriere segreto, da cui si è riconciliato benché non abbia confessato mai. Tutti i Cardinali dopo la Cappella di S. Pietro per la prima domenica dell’Avvento sono andati a Monte Cavallo secondo il solito. Alle 21,30 italiane crescendo sempre il pericolo gli è stata amministrata l’estrema unzione dal Card. De Gregorio Penitenziere, che è stato mandato a chiamare in fretta a casa, ove era tornato poco prima da Palazzo, e stava per mettersi a pranzo.


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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317

   





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