LUNEDÌ 7 — Oggi si è avuta la notizia che a Modena e a Carpi (alcuni vi aggiungono anche Reggio) era scoppiata una insurrezione in seguito alla quale non si sono ricevuti i fogli di Francia che vengono per la via di Verona. Si assicura che il Duca sia riuscito a reprimere i movimenti suddetti, ma le cose non sono ben chiare.
MARTEDÌ 8 — Questa mattina è giunta staffetta, che ha portato la notizia della rivoluzione scoppiata a Bologna, il giorno 4 corrente, come pure a Forlì, e oggi poi si è saputo esser seguito lo stesso anche a Ravenna. Pare che la cosa sia accaduta per tutto senza spargimento di sangue e senza resistenza, avendo la truppa presa addirittura, la coccarda tricolore italiana, come pure gli ufficiali, a riserva di pochi. Monsignor Clarelli pro-Legato di Bologna è venuto a Firenze, ed anche Monsignor Gazzoli, pro-Legato di Forlì, è partito, ma non si sa dove sia andato, dopo aver ambedue nominata una Commissione per mezzo di proclama in cui trasfondevano il governo. Di Modena non si è saputo niente di più; mancano sempre le lettere. Questa mattina si è tenuta a Palazzo una Congregazione composta dei 4 Cardinali Legati e dei Card. Opizzoni, De Gregorio, Giustiniani e Albani. Si dice che Opizzoni debba partire subito per Bologna e che anche Bernetti debba partire, non si sa bene per dove, né per qual fine.
GIOVEDÌ 10 — Oggi il Corso è stato molto animato di maschere popolari, malgrado che fosse corsa voce di tentativi che oggi medesimo dovevano farsi per eccitare sommossa; per il che si sono prese varie precauzioni anche questa sera.
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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
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