Si è saputo contemporaneamente che il Generale Galassi si era già messo in marcia da Viterbo con circa 600 uomini, per attaccarli. Un forestiere giunto questa mattina ha deposto di aver sentito a Firenze l’ingresso delle truppe austriache in Bologna.
A Civitavecchia è giunto un Brik francese di 20 cannoni e circa 100 uomini di equipaggio.
VENERDÌ 18 — Questa mattina è arrivato il corriere ordinario ma senza la corrispondenza estera, atteso che il corriere che veniva da Firenze avendo inteso l’impedimento della strada si è fermato al confine della strada e si è fermato al confine toscano. Con tal mezzo si è saputo che il General Galassi attaccò ieri mattina i rivoltosi a S. Lorenzo e li discacciò da quel luogo, parendo che si siano ritirati dalla parte, onde erano venuti, cioè dal Tevere.
SABATO 19 — Neppure oggi è venuta la posta di Toscana dal che si arguisce che malgrado essere stati i rivoltosi scacciati da S. Lorenzo, la strada non sia libera. Intanto si sta perfettamente all’oscuro di ogni cosa.
DOMENICA 20 — Questa mattina è arrivato da Firenze l’ab. Rossi segretario di quel Nunzio da lui spedito non si sa a quale oggetto; la strada pare nel momento del tutto libera. Questa sera è giunta per la via di Civitavecchia la corrispondenza di Toscana ed estera, che doveva giungere ieri; quella di giovedì resta ancora sospesa.
LUNEDÌ 21 — Questa mattina l’ambasciatore di Austria ha ricevuta positiva notizia dal Generale Frimont, comandante l’armata austriaca in Italia, che oggi sarebbe entrato a Bologna e che contemporaneamente una colonna si sarebbe diretta per la Toscana sopra Acquapendente, ed un’altra sopra Ancona.
| |
Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
|
|
Generale Galassi Viterbo Firenze Bologna Civitavecchia Brik Firenze General Galassi S. Lorenzo Tevere Toscana S. Lorenzo Firenze Nunzio Civitavecchia Toscana Austria Generale Frimont Italia Bologna Toscana Acquapendente Ancona Rossi
|