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      Interpellato il P. Theodoli oggi, ha deposto che passando egli per Castello con un tal Gescomilli, fu il Fioravanti che fermò il legno per dir qualche cosa indifferentissima a lui e che il Gescomilli in quel tempo non solo non aveva detto una parola, ma si era anzi ritirato. Fioravanti è stato messo in arresto.
      GIOVEDÌ 7 — Oggi si è pubblicato un editto di Segreteria di Stato sull’ordinamento amministrativo delle comunità delle provincie che in sostanza le rende molto meno, anzi quasi niente dipendenti dal Buon Governo e dai dicasteri di Roma. Da due giorni si sono veduti moltissimi portoni (tra i quali il nostro), e porte di case per la città segnate con dei numeri fatti col gesso.
      VENERDÌ 8 — Ieri sera cagionò qualche timore ed apprensione un altro attruppamento di persone del basso popolo bastantemente numeroso, che girò per varie strade di Roma con gridi, fascine accese, banderole e due barilotti in luogo di tamburi e segnatamente per piazza di Venezia, il Gesù ecc.; il di cui oggetto era di festeggiare, si dice, i1 quinto matrimonio di una donna più che settuagenaria con un giovine di 23 anni.
      DOMENICA 10 — Essendosi dal Governo avuti fondati indizi che gli autori dei segni ultimamente fatti alle porte delle abitazioni (anche nei piani superiori) sono stati alcuni forestieri che da qualche settimana giravano per tutte le case di Roma vendendo aghi; sono stati arrestati, ed è stato loro intimato di partire.
      LUNEDÌ 11 — Oggi è uscito un supplemento straordinario al Diario Romano, in cui si riporta una circolare di tutti i ministri adunati in Roma in conferenza diplomatica diretta a tutti i rispettivi consoli residenti nello Stato pontificio, nella quale si incarica loro (in occasione della partenza delle truppe austriache da Bologna, che deve seguire il giorno 15 corrente) di far sentire altamente l’interesse che prendono tutte le potenze medesime di piena comune intelligenza all’integrità e indipendenza tanto interna che esterna della Sovranità del Papa, e per conseguenza i mali che attirerebbero sopra di loro quelli che tentassero di turbare ecc. ecc.


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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317

   





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