LUNEDÌ 31 — Da Genova sempre le stesse dolorose notizie ma con mortalità forse un poco minore. A Livorno il morbo va crescendo, e pare si vada estendendo per le Maremme. A Firenze niente di allarmante.
SETTEMBREGIOVEDÌ 3 — Oggi dopo pranzo il Card. Odescalchi Vicario coll’assistenza di tutti i Parrochi e del Seminario romano, e con molto concorso di gente ha fatta la funzione di benedire solennemente il cemeterio annesso alla Basilica di S. Lorenzo fuori delle Mura, già cominciato a costruire dal governo francese, e che ora deve mettersi in attività, benché una sola parte si trovi in stato servibile. Notizie sempre più funeste sonosi avute colla posta di oggi del cholera di Genova, e cattive anche di Livorno, ove il morbo si è molto dilatato. A Firenze seguitano dei casi, sinora in numero non grande. La ricetta del Dott. Boyer, venuta di Francia giorni sono, pare che a Firenze sia riuscita inefficace.
SABATO 5 — Nella notte scorsa si dice siasi cominciato, per mezzo di un carro espressamente costruito, a trasportare i cadaveri dei morti nella giornata al nuovo cimiterio di S. Lorenzo.
DOMENICA 6 — La malattia di un russo abitante alla locanda di Petrini al Babuino, quale parevasi annunziare con sintomi cholerici, fece l’altro ieri del rumore per il paese, e il governo credé farlo visitare, e molta gente concorse sul luogo; si riconobbe però che il male proveniva da tutt’altra cagione, come da riscaldamento, disordine di bocca ecc. ecc.; e l’infermo sta meglio.
LUNEDÌ 7 — Nuove sempre affliggentissime del cholera di Genova e di Livorno.
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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
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