LUNEDÌ 7 — Questa mattina il Triumvirato ha fatto pubblicare che, non potendosi mai supporre le due Repubbliche Francese e Romana in istato di guerra, si rimandavano i prigionieri di quella nazione alla loro armata e s’invitava il popolo a festeggiarli. E ciò è infatti seguìto circa le 2 pomeridiane, con gran concorso di gente, bandiere delle due Repubbliche legate insieme, bande, acclamazioni ecc. Questa sera un altro affisso del Triumvirato ha annunziato lo sbarco o minaccia di sbarco di truppe spagnuole a Fiumicino, ma non se ne precisa il numero. Lo stesso affisso accenna anche qualche timore di Austriaci a Ferrara.
MARTEDÌ 8 — Nulla di nuovo circa le operazioni militari. Gli Spagnuoli sbarcati, o che hanno minacciato di sbarcare a Fiumicino, pare si riducano a quaranta o cinquanta. Si dice che i Napoletani abbiano abbandonato i Castelli circonvicini, come Frascati, Marino ecc. in seguito del movimento del Generale Garibaldi, diretto a prenderli alle spalle girando per Palestrina sopra Velletri. Il Triumvirato ha fatto smentire nel Monitore di oggi qualunque voce potesse essersi sparsa di armistizio.
MERCOLEDÌ 9 — In tutto il giorno nulla di nuovo; questa sera però corre voce che i Francesi, rinforzati di numero, si siano da Palo avanzati verso Roma. Pare si confermi l’ingresso di un corpo austriaco a Ferrara, e che Bologna sia minacciata da un altro dalla parte di Modena. L’illuminazione delle case ha cessato momentaneamente quasi del tutto da due sere.
GIOVEDÌ 10 — Circa le 8 della mattina si batte la Generale della Guardia civica.
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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
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