Quanto alle trattative coi Francesi, tutto quello che si sa si è che, sino a questo momento, non pare siano rotte.
MERCOLEDÌ 23 — Si ha notizia che i Napoletani hanno sgomberato intieramente anche la provincia di Frosinone. Coi Francesi continua la sospensione delle ostilità e per conseguenza pare anche le trattative.
GIOVEDÌ 24 — M. Lesseps è partito, si dice, per il corpo francese lasciando una lettera per l’Assemblea, che ha creduto di non leggerla, ma di rimetterla al Triumvirato. Si dice che le truppe austriache siano giunte a Pesaro.
VENERDÌ 25 — Tutti i possessi del Re di Napoli e della Sua famiglia sono messi sotto sequestro, e debbono vendersi, per erogarne il prezzo nell’indennizzare quelli che hanno sofferto danni dalla sua invasione. Oggi sono ritornate in Roma la divisione Roselli e quella Mezzacapo, conducendo seco alcuni prigionieri napoletani.
MERCOLEDÌ 30 — La voce di ieri sera era fondata sopra una nota indirizzata da M. Lesseps all’Assemblea, al Triumvirato ed al Municipio, nella quale dichiara che, non accettandosi immediatamente le sue proposizioni, egli riguarderebbe la sua missione come terminata, ed il Generale Oudinot rimarrebbe nella sua piena libertà di azione. La risposta delle tre sudette autorità essendo stata negativa, si attende da un momento all’altro la ripresa delle ostilità. Si dice che nella notte scorsa sia partito il Ministro della Guerra Avezzana, ed è voce che siasi diretto ad Ancona, chiamato a dirigere la difesa degli assediati.
GIOVEDÌ 31 — È tornato in Roma M. Lesseps e verso sera è tornato al campo.
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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
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