Pare che abbia fatto sapere che non prima di lunedì si sarebbero riprese le ostilità. M. Lesseps nel partire ha diretto una lettera al Triumvirato in cui si dichiara di avere per ferma la convenzione da lui conclusa e che va a Parigi per farla ratificare.
DOMENICA 3 — Questa mattina i nostri, a punta di giorno, hanno attaccato alcune posizioni dei Francesi, come (per quanto si dice) quella di Villa Panfili, del Casino Corsini, dei Quattro Venti e del Vascello. Il risultato non è ben noto. Il fuoco si sente continuare. Si dice che i nostri abbiano avuto dei morti del Corpo di Garibaldi e della legione Melara. Il fuoco di fucile e cannone si è continuato a sentire sino a questa sera ben tardi. Si crede di sapere che le posizioni dei Quattro Venti e del Vascello siano in mano dei nostri. Domani si aspetta il formale attacco. Questa sera si son messi i lumi alle finestre.
LUNEDÌ 4 — Tutta la mattina si è sentito di tanto in tanto il cannone e questa sera, dopo le dieci, per un breve tempo accompagnato da un forte fuoco di moschetteria.
MARTEDÌ 5 — Tutta la notte ha continuato il fuoco di fucili e cannone. Pare che lo scopo sia sempre d’impedire o distruggere una batteria che i Francesi hanno stabilito o tentano di stabilire ai Quattro Venti. Molte palle di cannone da 24 son cadute in città, e segnatamente in Trastevere. Verso le 6 si assicura che una bomba o granata è caduta in piazza Madama, ed ha colpito il palazzo del Governo. Ieri tra i morti si contano i due aiutanti del Generale Garibaldi.
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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
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