MERCOLEDÌ 6 — Fino a circa l’un’ora pomeridiana non si è sentito il cannone; poi si è tornato a sentire di nuovo, ma non con grandissima frequenza.
GIOVEDÌ 7. CORPUS DOMINI — Un ordine del Governo ha ingiunto a tutte le chiese di fare la processione col SS.mo nell’interno delle chiese medesime. Fino al mezzogiorno il cannone ha taciuto, poi si è cominciato a sentire di nuovo di tanto in tanto sino a notte.
VENERDÌ 8 — Si è sentito il cannone a intervalli quasi tutta la giornata presso a poco come ieri. Per disposizione del Governo a molte famiglie, abitanti nelle contrade esposte al fuoco dei Francesi, è stato assegnato il ricovero in vari conventi e palazzi, tra i quali quelli di Odescalchi e Colonna ne hanno dovuto ricevere molte. Per un’altra disposizione tutti i vetturini debbono nella notte ritrovarsi nei luoghi indicati ed ivi bivaccare coi legni e cavalli tra i luoghi indicati vi è anche la casa nostra e sino da questa sera hanno riempito il nostro cortile.
LUNEDÌ 11 — È stata nella notte scorsa effettuata la sortita, che si annunziava da ieri, con forza considerevole; ma avendo trovato i Francesi prevenuti e disposti a combattere, tutta la truppa si è ritirata. Ad evitare ciò che era accaduto nei giorni scorsi, vale a dire che i nostri per equivoco avessero fatto fuoco contro altri dei nostri, si era fatta a tutti i soldati sovrapporre all’abito la camicia. Oggi vi è stato uno scontro, ma non di gran conseguenza, chi dice ad Acquacetosa, chi a Ponte Salaro. I Francesi avendo occupato ponte Salaro e ponte Lamentano, resta intieramente chiusa ogni corrispondenza postale, che ora si faceva per quella unica strada.
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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
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