È voce comune che questa sera dai Francesi sia stata intercetta l’acqua Paola, ossia di S. Pietro in Montorio, che fa agire una gran parte delle mole indispensabili alla panizzazione della città.
MARTEDÌ 12 — Pare sicuro che oggi sia venuto un parlamentario dal campo francese.
MERCOLEDÌ 13 — Il parlamentario venuto ieri recò indirizzi al Triumvirato, all’Assemblea, al Generale della Civica ed al Comandante della truppa Generale Roselli; coi quali indirizzi si intimava in sostanza che se nel termine di 12 ore dalla ricevuta del medesimo non si ammetteva l’armata francese, egli (Oudinot) impiegherebbe immediatamente tutti i mezzi d’azione, che sono in sue mani. Le risposte essendo state negative, da questa mattina in poi sono state lanciate sulla città molte palle e bombe, e si dice che i Francesi abbiano cominciato a battere in breccia le mura della città tra le porte di S. Pancrazio e Portese. Sono giunti al campo francese M. Corcelles e M. La Tour d’Avergne, che fu qui con M. Lesseps in qualità di Segretario. S’ignora l’oggetto della loro missione.
GIOVEDÌ 14 — Tutt’oggi le bombe francesi sono cadute in maggior numero in città e qualcuna sino a piazza di Pietra. Verso sera vi è stato uno scontro verso Acquacetosa e ponte Molle e si era sparsa la voce che i nostri avessero fatto prigionieri dei Francesi, anche in qualche numero considerevole; ma sino a notte avanzata non sono stati condotti in città.
VENERDÌ 15 — In tutta la notte scorsa non ha mai cessato il gettito delle bombe, e il fuoco del cannone ed anche della moschetteria, senza alcun risultato.
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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
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