Il plotone di ussari napoletani, che lo aveva scortato dal confine in qua, lo ha lasciato a Genzano, ove sono subentrati i cacciatori francesi e dove si è trovato il Generale Baraguay-d’Hilliers. Alle 4 in punto (come aveva fatto annunziare) si è trovato a S. Giovanni, dove è stato ricevuto da tutto il clero secolare e regolare, dalla Commissione governativa, dal Municipio, dal Corpo diplomatico ecc. ed ha ricevuto la benedizione del SS.mo, data dal Card. Arciprete Barberini. Indi col treno di città avendo in carrozza i Monsignori Maggiordomo e Maestro di Camera, corteggiato a cavallo allo sportello di mano destra dal Generale Baraguay ed a quello di sinistra dal Principe Altieri, capitano della Guardia Nobile, si è incamminato verso S. Pietro per la strada del Colosseo, SS. Apostoli e strada Papale. Lo precedeva tutta l’uffizialità francese e numerosi distaccamenti di truppa. A tutte le finestre anche per le strade, per cui è passato il Papa si sono messi i parati, e tutte le campane delle chiese hanno suonato a festa per due ore. Questa sera si è fatta illuminazione per tutta la città.
GIOVEDÌ 18 — Alle 5 pomeridiane il Papa ha data la benedizione a tutta la truppa francese di ogni arma radunata sulla piazza di S. Pietro: dopo la benedizione tutta la truppa ha sfilato davanti a lui. È tornato ieri da Torino Monsignor Antonucci, Nunzio a quella Corte, pare richiamato in seguito dell’adozione e pubblicazione colà seguita di alcune leggi che si riconoscono per lesive dei diritti della Chiesa.
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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317 |
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