Un tale effetto esercita notoriamente l'acido solforico nella eterificazione dell'alcool.
Anche l'azione dei veleni che rendono inattivi gli enzimi dipenderebbe secondo Loevenhart e Kastle(22), da una combinazione del veleno coll'enzima. Il platino può essere reso inerte da certe sostanze, come l'acido cianidrico, che tolgono l'azione pure a l'argento ma non al tallio; ora l'argento ed il platino formano coll'acido prussico composti insolubili, che il tallio non dà.
Se si volesse ricorrere ad una immagine meccanica per figurarci grossolanamente l'ufficio dei fermenti, si potrebbe compararli alle dita di un chimico che sposta gli atomi in un modello Kekuléjano o van 't Hoffiano, dando loro una nuova disposizione che determina un altro equilibrio. Secondo Lobry de Bruyn è da supporsi che il mannoso, il galattoso ed il fruttoso vengono trasformati dall'enzima zimatico in glucosio prima di patire la fermentazione alcoolica.
Comunque sia da rappresentarsi il fenomeno della catalisi, è certo che esso ha per il mondo organico il maggior interesse. Quello che nei nostri laboratori fanno gli acidi minerali e le basi energiche, i metalli ed i cloruri anidri ecc., possono compiere più lentamente, con o senza l'intervento della luce, i fermenti solubili organici od enzimi.
Alcune reazioni enzimatiche sono assai bene studiate, e fra queste sopra tutto l'idrolisi, e non soltanto per quanto riguarda la scissione, ma anche il processo inverso, cioè quello sintetico. Si sa ora per le belle esperienze di Kastle e Loevenhart(23) e di Croft Hill(24) che le materie grasse e gli eteri composti in genere, come pure in parte anche gli zuccheri non molto complessi, possono essere scissi e rifatti mediante i fermenti.
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