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      L'assimilazione ha luogo nei cloroblasti dove si formano i granuli d'amido. Il rapporto fra l'anidride carbonica assorbita e l'ossigeno emesso è circa uguale ad uno. Si ammette generalmente che l'amido non sia il primo prodotto, ma che esso venga preceduto dalla formazione di glucosio o di qualche altro zucchero della stessa costituzione, come il mannoso, il galattoso ed anche il fruttoso, oppure di altri composti affini che possono essere diversi per le diverse piante. Il problema fondamentale che si presenta è naturalmente quello di ricercare in qual modo l'anidride carbonica possa trasformarsi in una materia zuccherina semplice, coll'intervento dell'acqua. L'ipotesi che raccoglie anche oggi il maggior consenso è quella del Baeyer, cioè quella dell'aldeide formica. Secondo questa supposizione nei cloroblasti per azione della clorofilla, che potrebbe agire quale sensibilizzatore, l'energia raggiante solare determinerebbe una scomposizione dell'anidride carbonica, che, nel modo più semplice, può essere rappresentata dallo schema
     
      CO2 + H2O = H2CO + O2.
      anidride acqua aldeide ossigenocarbonica formica
     
      Con questa ipotesi sta in buon accordo il fatto che ad un volume di anidride carbonica scomposta corrisponderebbe un volume di ossigeno liberato, ciò che in realtà avviene. Artificialmente la riduzione dell'anidride carbonica in aldeide formica può prodursi in vario modo, ma fra tutte le esperienze fatte in proposito è del maggiore rilievo quella di Walther Loeb(31), il quale ha dimostrato recentemente, che per azione dell'effluvio elettrico l'anidride carbonica in presenza d'acqua può dare aldeide formica ed acqua ossigenata.


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La chimica organica negli organismi
di Giacomo Ciamician
Nicola Zanichelli Editore
1908 pagine 61

   





Baeyer Walther Loeb