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      Schematicamente la reazione potrebbe essere espressa nel seguente modo:
     
      H2CO3 + H2O = H2CO + 2H2O2.
      acido acqua aldeide acqua
      carbonico formica ossigenata
     
      La formazione intermedia di acqua ossigenata corrisponderebbe ad un vecchio concetto di Erlenmeyer e spiegherebbe lo sviluppo di ossigeno, giacchè gli enzimi potrebbero dar ragione facilmente della successiva scomposizione del perossido d'idrogeno.
      Dall'altra parte s'è tentato di dimostrare nelle foglie verdi la presenza di aldeide formica; ma qui i resultati non sono concordi. Molti autori, fra cui il Pollacci(32), asseriscono di averla trovata, e più recentemente gli inglesi Usher e Priestley(33) avrebbero fatto in proposito delle esperienze assai persuasive. Ma Plancher e Ravenna(34), ripetendo le prove del primo e dei secondi, non riuscirono a confermarle. Le difficoltà nell'accertamento dell'aldeide formica libera del resto si comprendono, perchè questa così alterabile sostanza potrebbe, appena formatasi, combinarsi ulteriormente. Ma non bisogna lasciarsi trascinare troppo facilmente dalle congetture, per quanto abbiano l'apparenze della verità: in chimica non si ammette che ciò che è definitivamente accertato. Del resto si possono immaginare altre soluzioni del problema, pure supponendo che la riduzione dell'acido carbonico avvenga nel senso proposto dal Baeyer, senza che per questo divenga necessaria la formazione di aldeide formica libera. Anche riguardo alle ulteriori trasformazioni intermedie, per arrivare all'amido mancano ancora le prove assolutamente sicure.


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La chimica organica negli organismi
di Giacomo Ciamician
Nicola Zanichelli Editore
1908 pagine 61

   





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