L'acido chinurenico a sua volta è un derivato ben conosciuto della chinolina, che si trova anche normalmente in piccole quantità nell'urina dei cani, massime dopo una alimentazione carnea.
Gli alcaloidi indolici, come ad es. la stricnina, non presenterebbero naturalmente nessuna difficoltà alla loro derivazione dalle proteine.
In fine il Pictet suppone che a rendere meno nocivi alle piante questi prodotti così velenosi del metabolismo azotato, concorrano vari fattori, fra cui quello della loro trasformazione in derivati metilati, ciò che potrebbe avvenire per mezzo dell'aldeide formica. Realmente si osserva assai spesso, che i composti alcaloidici delle piante non contengono l'ossidrile o l'imino liberi, ma saturati col metile; inoltre è anche frequente l'eterificazione con acidi organici, come ad es. nella piperina, coll'acido piperinico; nella cocaina, col benzoico; nell'atropina col tropico ecc. Come s'è visto più sopra, anche la combinazione con gli zuccheri nei glucosidi avrebbe un simile significato.
Le altre sostanze accessorie a cui s'è accennato in principio di questo capitolo rappresentano biologicamente ancora un campo quasi del tutto vergine alla ricerca, tanto riguardo alla loro origine quanto al loro significato.
Le essenze, fra cui si possono comprendere i terpeni e le canfore, le resine ed altri composti, vengono generati da cellule speciali e sono ordinariamente considerati quali prodotti di secrezione, perchè di regola non vengono utilizzati nel ricambio delle piante.
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Pictet
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