.. – "i se batte". Parola frequente in quelle giornate terribili, fra l'ansia di un'atmosfera incandescente, la notizia – i se batte –. Non si sapeva dove, come, né cosa... si diceva cosí per consolarsi e per darsi coraggio.
– Dove si battono? – domandò Alessandro. E Romeo:
– Vengono i Francesi, vengono i Francesi, – ripigliò, affermando con calore una seconda, ignota speranza!...
Ma un nuovo giungere di gente, un nuovo tuonare d'artiglierie, un nuovo e sempre piú terribile scoppio di bombe, interruppe domande e risposte: per un poco tacquero tutti: e rimasero fermi al loro posto, trattenendo perfino il palpito dei cuori.
Appena calmato quell'inferno, ricominciano l'ire e redire, le vociferazioni, i lamenti.
Torbido, ma trionfante, sopravvenne Daniele.
– E cosí?... – chiedono alcuni; e lo circondano:
– E cosí?... – ei rispose, guatando fiero ad alcuni signori, dianzi accesissimi liberali, quel giorno alquanto tramortiti e silenziosi... – io ho caro, che vi tornino i Tedeschi, ho caro che vi sfracellino queste quattro bicocche, e vi facciano morir di paura; cosí imparerete per un'altra volta come si fa una rivoluzione per davvero, cari i miei moderati, i miei girondini, i miei signori borghesi, civili che tremate per un palmo di terreno, che vi dà cento lire di farina, e per un po' di vino imbottato... imparerete a far alleanza coi re... non la volete intendere che i re sono amici fra di loro, che sono piú uniti ai Tedeschi, ai gesuiti di quello che gli Austriaci stessi? Una causa in grande, rimenata da tutti i popoli, solidari fra loro la vuol essere.
| |
Alessandro Romeo Francesi Francesi Daniele Tedeschi Tedeschi Austriaci
|