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      Addio, scrivimi spesso, spesso; addio dal tuo Salvatore.
     
      P. S. L'importante è nei poscritti. Quel tal Adone, il bell'Ernesto, ha sedotto una ragazza, che già da lungo tempo ci prendeva di mira, ed è fuggito, si crede, con lei in America, imbarcandosi a bordo di un vapore francese... eh!... che ti pare?... Guarda se valeva la pena di rovinarsi per lui, quella povera Teresa!
     
     
     
      Di Fiorenza ad Alessandro.
     
      Una sola parola per dirti che so tutto... so del duello, so della ferita, immàginati quale spasimo... e non potermi confidare al papà... se no, guai... Scrivigli per amor del cielo... foss'anco una parola... una sola.
     
     
     
      Giornale di Guido.
      1 del 1849
      Oggi l'anno è incominciato, si può dire, con la rivoluzione in paese, colle visite di complimento al podestà. Solenne, commovente fu quella dimostrazione sopra ogni altra, e non ne fu presa vendetta, benché offendesse piú d'un'aperta rivolta.
      Dall'anno passato ad oggi, che salto! Gli Austriaci, per cacciare i quali gl'Italiani s'erano mossi, stanno, fuorché in Venezia, che senza dubbio di nuovo cadrà nelle loro mani, sparsi piú di prima in Italia. Andranno da per tutto, affine di rimettere i principi spodestati; ad essi diverran compagni i Francesi per rimettere il Papa. Italia avrà due bandiere estranee in luogo d'una. Ma il sentimento nazionale, per quanto esse contamineranno di paesi, si dilaterà piú profondo, più irresistibile.
      Il primo di gennajo dell'anno scorso era splendido di speranze vaghe, senza nessun fondamento. Quello di questo anno è pieno di dolori vivi, determinati; pare una retrocessione, invece è un passo innanzi.


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La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





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