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      .. eh! si fa presto a predicare che ci vuole costanza... trovarcisi ti voglio, in tanta solitudine...
      Non ti parlo delle distrazioni, ché son peggiori d'ogni solitudine. Due accesi demagoghi che ti vengono a proporre il vespro siciliano, l'olio bollente, la calce!... e il diavolo che se li porti. O Rocco, che ti entra con questa peregrina notizia... a sapere... "la cessione del Lombardo Veneto e il regno d'un arciduca".
      Bel-Colle si consola, pensando ai tre grandi imperi che (nel giro de' secoli) vanno a costituirsi colle tre razze latina, teutonica, slava... E aver fretta di tornare a casa!
      Daniele invece vuol tolto il diritto di far testamento... oh! ma di lui tu non vuoi sentirne parlare...
     
      P. S. Ho ricevuto una lettera tua con una parola di mio padre... bacio quei caratteri! sí, mia Fiorenza, li bacio... Sappi che un alito di vita pare soffi in mezzo a questo terribile nulla... Odo nominare un generale straniero, che si porrebbe alla testa del nostro esercito. Lo dicono bravo! Rocco è già arrolato nella legione Manara... Bel-Colle nell'armata, Albertis move cielo e terra, avrei dovuto dire inferno, perché è il demonio incarnato. Basta che l'Italia voglia, essa può tutto... Vedi che prodigi ha fatto Garibaldi, nell'alta Lombardia con quel pugno di valorosi del battaglione Anzani!
      Io, quantunque infelice, quantunque inetto, io rimango, e mi trasferisco a Vercelli. Già di me non importa a nessuno!... ho questa consolazione almeno! Sinistro m'è il nuovo silenzio sulla povera Teresa.


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La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





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