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      .. se si ricordassero come accolsero l'Austria del '15 ... è vero che la non ci tenne i patti, ma del bene già ne fece!...
      – E dicono, – interruppe il conte, con un piglio amaro e accennando minaccioso: – dicono che son cattivi! troppo buoni!... troppo buoni!... A Torino doveva andare Radetzky... troppo buoni!... un Haynau ci vorrebbe per certa gente, una panca, un caporale tedesco, una bacchetta!... – e quindi, in compagnia del fido Acate ripartí, mugolando fra denti, – una panca, un caporale, una stanga! – come un uomo ch'è all'ultimo della pazienza umana. Restarono soli i due fratelli, tacitamente occupati in apparenza a pelar mele, ma commossi, quanto ognuno, che non fosse di marmo, doveva restare dopo tale acerbissima lotta.
     
      CAPITOLO XIIL MESSAGGIO
     
      Ridottisi Fiorenza, Alessandro, la Clelia e poi anche don Leonardo, perché all'ora sua solita il dottor Rizio era andato al passeggio, Alessandro continuava la veemente diatriba, ora seduto, ora camminando concitatissimo, sempre fuori di sé: e tutti senza osare aprir bocca, lo stavano ad ascoltare.
      – Parlatemi d'un povero vecchio debole, affranto dal dolore: pareva, alle lettere, moribondo; guarda se n'ha del fiato in corpo!... mi escono con tanti piagnistei, e col rispetto che si deve all'età e al suo grande amore paterno... io vedo un uomo superbo, e che a strapazzarmi non è punto imbecille, e sa benissimo quello che dice.
      Clelia, Fiorenza, il prete si provarono a quietarlo, ma lui – no e no: che vuol andare via, e la moglie e il figlio appresso.


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La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





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