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      .. Aveva un bel mostrarsi savia, moderata, non chieder nulla, nemmeno da mangiare: e tanto che nella camera dove stava rincantucciata, decisa a rimaner in quell'ostello di dolore fin che durava l'incertezza, nessuno, appena una volta don Leonardo, per la sua natura angelica, un po' meno burbero degli altri, in quella camera nessuno avea posto piede.
      Nessuno, e quando suo marito, a lei, obbliata di un obblío cosí sdegnoso e bisbetico da tutti, le condusse i figlioli ella li riconobbe e riabbracciò: e comprese in quell'intervallo d'amara sosta molte cose, dianzi sentite come in embrione.
      Nella solitudine, senza carezze, che dico? Appena senza oltraggi, intravide la vecchiaia, e pensò che per un giovine che nemmeno l'amava, ella avea voluto condannare a quello stato di desolazione un uomo, a cui intendea tôrre perfino i figli: e l'indissolubilità del matrimonio, ammessa indipendentemente dalle leggi divine, la sentí cosa sacra anco secondo quelle umane, appunto perché l'uomo invecchia, talché le apparve canone civile, oltre che religioso, scritto in caratteri d'una precisione che niente potrebbe alterare: nessun disgusto, nessuna passione: nemmen l'ira o il ridicolo, nemmeno lo schifo! Laonde nel dí della gioia la volle compiuta: e gettate le braccia al collo del padre gli disse: – Mi perdoni? – con tuono che equivaleva all'intenzione di finirla. Non occorre dirvi che assentimento ritrovasse in tutti: e con istrette di mani, e mirallegri e amplessi, il conte la condusse a casa, giurandole di non piú contrariarla nel suo sentimento patrio, né tollerare che gente avversa mettesse piede in casa sua, dov'ella sola sarebbe padrona.


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La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





Leonardo