.. per serbare la trippa ai fichi, un furbo spaventa il popolo coll'idea del disordine, e nessuno tira piú il fiato. Imbelli che, pur di non moversi, dan retta al piú stupido inventore di fiabe. Intanto l'Austria è piú forte di prima, e le sue bandiere van da Ancona a Magonza.
– Vedi un po' – disse Guido alzando la voce – e io vado arrolarmi sotto il Piemonte...
– Non ci avete ancora detto il perché... – rispose Fiorenza con dolcezza, e giocando con un filo di lana del suo ricamo – è una speranza o una risoluzione disperata anco questa? – E lui, guardandola severo:
– Permettetemi di parlarvi solo delle mie speranze, signora Fiorenza. Voglio considerare le cose un po' dall'alto e le considero nella relazione, che hanno con quel tutto a cui si legano. Il fiore ha la sua vita come ogni altro ente creato. Vuol dire ha principio, incremento, apogeo, decadenza, fine. Il sistema dei cieli ha un ordine prestabilito e tutto insieme; se l'ipotesi son giuste, cammina co' suoi mondi rotanti, verso la via dell'Ercole celeste.
– Oh! Oh!... mi pare che tu pigli il largo – esclamò Rocco... tu ci lasci noi, poveri abitatori di questa gleba, e temo che se vai di questo passo, carolando per le sfere, tu non ci veda piú a momenti...
– Non vi è ampiezza o angustia di luogo dove il pensiero spazia nella considerazione delle cose. Questo movimento di popoli è grande, non è vero?... è universale: altri movimenti ci sono stati, cominciarono e, compiuto il loro ciclo, finirono. Però, se si guarda fin dal principio, si vede distintamente l'origine d'una civiltà, la quale con molte soste, che parvero indietreggiarla, pur è sempre salita; ricorsi che, presi assieme, formano l'immensa spirale, il turbine che «al ver sempre procede con alte spire!
| |
Austria Ancona Magonza Guido Piemonte Fiorenza Fiorenza Ercole Rocco Guido
|