Pagina (58/444)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il contadino, casalingo, ospitale, geloso della sua donna, che spesso gli prepara i tessuti, che servono per i suoi vestiti (specialmente la tela di lino o di cotone e il tessuto di lana nera, chiamato abbracia - albagio - un poco più grossolano di quello che si fabbrica in Sardegna) si rassegna facilmente alle sofferenze materiali e la miseria sola, come bene osserva il La Loggia, non avrebbe potuto farlo muovere! L'analfabetismo domina nelle campagne della Sicilia, i cui abitatori - meno quelli della Conca d'oro - non commettono in generale frequenti reati di sangue e sono dediti invece ai furti campestri ed all'abigeato. La mafia trova numerosi e pericolosi affiliati nelle campagne dei dintorni di Palermo; ben rari altrove. Quelli, però, tra i contadini, che si elevano al grado di campiere o di soprastante e che hanno l'ufficio di garantire gl'interessi del grande proprietario nel latifondo divengono di ordinario la quintessenza dei mafiosi pel loro coraggio, per la rigorosa osservanza del codice dell'omertà, per l'assenza completa di scrupoli nel prestar mano a briganti e malandrini, nel farla da manutengoli, nel tirare una schiopettata ad un nemico, ad un disgraziato, che ne ha offesa la suscettibilità morbosa. Insomma campieri e soprastanti spesso sono una edizione riveduta e peggiorata degli antichi bravi. Non fecero mai parte dei Fasci anzi rimasero sempre ai servizî dei loro più accaniti nemici, i quali scandalizzati, denunziavano i Fasci, come covi di malfattori perchè avevano accettato come socio qualche ammonito, più vittima dell'ambiente sociale, che vero delinquente come la massima parte dei più pregiati tra i loro fidi(33)!.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





Sardegna La Loggia Sicilia Conca Palermo Fasci Fasci