Pagina (63/444)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Molti dunque si devono risentire della deficienza della produzione, rilevata testè dal Combes de Lestrade nel Journal des Economistes, che deve essere ripartita tra tanti consumatori - taluni dei quali prendono più di quanto dovrebbero nello stesso presente regime economico; e più di tutti se ne risentono i contadini ai quali non rimangono, che le briciole.
      La coltura si mantiene estensiva e la terra produce poco, perchè il grande proprietario non è stimolato dal bisogno a fare miglioramenti e trasformazioni e per un lungo periodo ha visto anche aumentare fortemente le sue rendite per la concorrenza tra gabellotti, che ha elevato i fitti; nè i miglioramenti di qualsiasi genere potevano e possono farli i gabellotti, che coltivano il latifondo per un brevissimo tempo - la durata dei fitti è al massimo di nove anni, ma più di frequente di quattro o di sei; e molto meno i contadini che vi lavorano a giornata o l'hanno a mezzadria o a terratico solamente per uno o due anni(38).
      Il latifondo che per mancanza di caseggiati tiene lontani i contadini dalla terra e mantiene questa deserta e priva del tutto di alberi, costringe i primi a vivere in grandi centri producendo queste altre non meno esiziali risultanze: 1. il contadino perde molto tempo nel recarsi ogni giorno dalle città nella campagna e quando vi pernotta, nei pagliai o all'aperto, di estate, vi prende le febbri intermittenti, 2. la solitudine delle campagne e la grande distanza tra i centri abitati favorisce il furto campestre,l'abigeato, il malandrinaggio e il brigantaggio; 3. la coabitazione di contadini e di elementi industriali e commerciali nelle città fa gravare sui primi dei pesi che non dovrebbero sentire - specialmente il dazio di consumo - e mantiene le città o i grossi centri abitati in condizioni igieniche deplorevoli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





Combes Lestrade Journal Economistes