Ma i rappresentanti delle autoritą non sapevano darsi pace di queste auto-dissoluzioni, volevano darsi il gusto di perquisire, di frugare, di sequestrare; nell'autodissoluzione scorgevano un tranello ed una futura e immediata ricostituzione: e frugavano nelle stanze vuote che furono sede dei Fasci, e quando nulla potevano ghermire, acchiappavano chi per un meschino stipendio - senza la menoma pretensione politica - aveva fatto da custode. In un punto si sequestra con grande ardore la tabella di legno sulla quale era scritto: Fascio dei Lavoratori, mentre l'economo ex-Presidente la faceva staccare per condurla a casa e far cuocere la minestra; in un altro, un bravo e buon delegato di Pubblica Sicurezza prega che gli si faccia trovare nei locali un oggetto purchessia, che appartenne al Fascio, per far contento il suo prefetto e promette in contraccambio di mostrarsi moderatissimo negli arresti..... Nč il furore si sfoga soltanto contro i Fasci, ma si sciolgono pure le innocue societą di mutuo soccorso, che non sono se non onesti ritrovi serali pei lavoratori non dediti all'ubriachezza; e si colpiscono le associazioni sfegatatamente monarchiche, denominate: Regina Margherita, Principe di Napoli, Francesco Crispi... Si dirą, che dichiarata la guerra al diritto di riunione e di associazione la guerra si fa con lealtą e trattando tutti alla stessa stregua? Nossignori, poichč vengono rispettati e tenuti aperti i clubs, i cosidetti Casini dei civili, costituiti e frequentati dall'aristocrazia e dalla borghesia.
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