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      I maligni hanno interpretato l'eccezione come un odioso stratagemma per aizzare viemaggiormente l'odio tra le diverse classi sociali, per rendere sempre più invisi li cappedda ai popolani; e questo stratagemma sarebbe più efficace degli articoli di certi giornali settimanali che il Pubblico Ministero sequestra con tanta rabbiosa premura(108).
      Quando si arriva al sequestro dei telegrammi da e pel continente, e dei giornali di tutti i colori l'arbitrio suscita, a seconda dei temperamenti, il riso o la indignazione.
      Il generale Morra di Lavriano non permise mai che venissero divulgati in Sicilia i più innocenti commenti e le notizie più esatte che circolavano liberamente da Susa a Reggio Calabria; nè che per telegrammi si conoscesse nel continente la verità sulle condizioni dell'isola. Vero è che egli dovette sentire gran rammarico perchè si sentì impotente a sopprimere le corrispondenze epistolari; però di tale impotenza si vendica sequestrando i giornali invisi. E sequestra di preferenza il Secolo, il Messaggero, il Don Chisciotte, il Roma, il Corriere della Sera, financo l'ufficiosa Tribuna, e sequestra... l'Illustrazione Italiana per certe figure sospette di contadini, che il corrispondente Ximenes aveva riprodotte. L'Austria fu sorpassata, poichè a Trieste sua eccellenza Rinaldini, nei peggiori tempi della guerra all'irredentismo, non dette la caccia ai giornali italiani come sua eccellenza Morra di Lavriano la dette in Palermo. E dico in Palermo, poichè se i giornali arrivavano per la via dello stretto nel resto dell'isola potevano circolare liberamente.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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