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      La insana misura, che non ebbe l'approvazione dei reazionarî, chè in molti punti non sfuggirono ai soprusi, alle vessazioni di una polizia tanto inetta quanto prepotente - a Caltanissetta si perquisì il domicilio di un Consigliere di Prefettura ed a Piazza Armerina quello del pericolosissimo on. Lavaccara, provocando la più schietta ilarità di mezza Italia! - ebbe un'altra triste conseguenza, prevista in Parlamento nella discussione di febbraio e verificatasi esattamente: l'incremento inaudito del malandrinaggio.
      A rendere meno incompleto il quadro dei fasti della reazione trionfante dovrei ora occuparmi della istituzione dei Tribunali militari: ma questo grande argomento merita una trattazione a parte; qui trova posto invece una parola sul contegno conservato dalle classi dirigenti in questo sinistro periodo di ecclissamento di ogni concetto di giustizia e di legalità.
      La reazione del governo non fu uguagliata che dalla reazione di una gran parte delle classi dirigenti. Queste, che per alcuni mesi si erano ecclissate e rannicchiate in modo da rendersi invisibili, o avevano fatto buon viso a cattivo giuoco, modificando i patti agrari, elevando i salarî, trattando da uomini i lavoratori, non appena il governo si mostrò forte e ristabilì l'ordine, smisero ogni ipocrisia; e gli uomini sciacalli - vili nel pericolo ma sanguinarî quando possono esserlo senza timore - sono sbucati dai loro nascondigli preparandosi alla riscossa. Ridono delle miserie dei lavoratori, si compiacciono delle fucilazioni e del sangue sparso, inneggiano agli arresti e ai processi.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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