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      Tutto questo, ch'è risultato dal processo, non è l'intreccio di una pochade. Pur troppo si tratta di un dramma reale, in cui il protagonista sulla base di tali prove viene condannato per sobillazione a sedici anni di galera!
      Non fermiamoci a commentare; continuiamo la dolorosa e vergognosa rassegna.
      Innocenti riconosciuti e... condannati. - Pur sorpassando su tutti gli scrupoli, pur violando ogni principio di diritto e tutte le forme di procedura, pure affidandosi a siffatte prove, che venivano da testimoni che già conosciamo, spesse volte non si sarebbe potuto condannare; e si condannò.
      E si condannò Giuseppe Sparagno a tre anni di reclusione per avere favoreggiato la fuga di Bosco, Verro e Barbato; prima che costoro venissero giudicati, contro l'art. 225 del Codice penale che vuole - perchè sussista il reato di favoreggiamento - che il favorito abbia commesso un delitto e riportata condanna e che il favoreggiatore abbia scienza del delitto commesso.
      E si condannò lo Spatiglia accusato e processato per grida sediziose; ma all'udienza risulta che lo Spatiglia è sordomuto, e allora le brave guardie, che lo avevano denunziato non si perdono di animo e cambiano l'accusa in partecipazione alle dimostrazioni in Misilmeri.
      Le grida sediziose sono comode per fare condannare; e fanno condannare il povero Ciulla, per avere gridato in una via deserta di Monreale: Comprate i calendarî e il Siciliano! Egli era uno dei rivenditori del Siciliano; ma per sua disgrazia era inviso ad una certa guardia di pubblica sicurezza, che sentì il terribile grido e fece la denunzia.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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