E da questo stesso ministero nell'ora triste e pericolosa di decadenza e di reazione che attraversiamo, in risposta ad una interrogazione dell'onorevole Imbriani, l'Italia apprese che se il ministero avesse manifestato un desiderio alla magistratura, questa avrebbe trovato nella procedura i mezzi per soddisfarlo! (Seduta della Camera dei deputati del 7 aprile 1894).
La dipendenza della magistratura in quell'infausto giorno venne ufficialmente affermata; la nomina della famosa Commissione dei tre all'indomani della sentenza nel processo Tanlongo e Lazzaroni, è servita a riconfermarla. La nomina di tale commissione se è stata una indecorosa canzonatura dal punto di vista della restaurazione della moralità, è riuscita, però, ad esautorare la magistratura. Quale può essere il suo prestigio nel giudicare gli altri se essa stessa è sotto giudizio? Il giudizio sull'opera dei Tribunali militari e della magistratura ordinaria, non può essere pertanto completo senza la conoscenza di alcune cifre e di alcuni confronti.
I Tribunali militari di Palermo e di Trapani e quelli di Caltanissetta sino al 30 maggio - non ho i dati di quello di Messina - distribuirono 3203 anni di detenzione e di reclusione a 630 individui, oltre le pene per le contravvenzioni al disarmo. In tutto si può approssimativamente calcolare che i Tribunali militari di Sicilia distribuirono circa 5000 anni di prigione a contadini che protestarono contro la fame e contro l'oppressione, e a giovani non rei di altro che di onesta propaganda socialista.
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