La calunnia era tanto ignobile, che quando Bosco, accompagnato da un suo amico va a protestare presso il Questore Lucchese contro la voce dell'oro straniero, specialmente francese, che gli agenti spargevano e che la stampa raccoglieva, il questore ipocrita lo rassicura. L'accusa infine, era tanto falsa, che l'Avvocato fiscale nella sua requisitoria la ritirò, per non coprire di ridicolo sè stesso. Ma la calunnia aveva circolato liberamente per sei lunghi mesi ed aveva fatto la sua opera!
Se l'accusa battè in ritirata su questo punto, insistette maggiormente nella imputazione di cospirazione politica per alcuni e di eccitamento alla guerra civile per tutti; precisamente i reati pei quali furono condannati i socialisti del processo mostruoso.
Furono condannati sì; ma contro ogni norma di diritto e contro tutte le risultanze di fatto(145).
Anzitutto perchè ci sia la cospirazione, secondo il Codice penale, occorre il concerto stabilito e conchiuso, l'unicità dello scopo, la risoluzione di agire al fine di far sorgere in armi gli abitanti contro i poteri dello Stato e i mezzi idonei per raggiungere lo scopo. Tutto ciò, naturalmente, viene ammesso dall'ordinanza, dalla requisitoria della sentenza.
Esistevano, risultarono del processo questi estremi, che costituiscono la cospirazione? No!
L'esame dei documenti, che l'accusa ritenne decisamente compromettenti, esclude il concerto stabilito e conchiuso; e questi documenti vengono rappresentati dalle lettere di Cipriani e di De Felice e dal famoso cifrario.
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Bosco Questore Lucchese Avvocato Codice Stato Cipriani De Felice
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