Ma vedi caso strano: dovunque vanno i pericolosi eccitatori, dovunque esercitano indiscutibile e forte influenza, ivi si conserva la calma e non viene turbato l'ordine. Dunque eccitarono alla calma! Gli eccitatori, i sobillatori hanno pronunziato centinaia di discorsi; ma non si trova da incriminare che quello di Casteltermini, per cui la Camera di Consiglio del Tribunale penale di Girgenti non trovò luogo a procedere, e l'altro di Pedara... pei versi dello Stecchetti. E chiunque ha parlato alle masse, improvvisando, forse anche Rugero Bonghi - non si dica poi se parla Francesco Crispi - raramente evita gli scatti improvvisi, le frasi roventi, gli appelli all'azione energica salutare, necessaria. E l'applauso caloroso, sincero, spontaneo che accoglie le parole vibrate dell'oratore lo eccitano, lo trascinano irresistibilmente verso maggiore accentuazione di frasi. Solo i magistrati italiani ignorano questi elementi notissimi di psicologia popolare e questi fenomeni di contagio psichico, che talora trascinano i più miti.
Si svolgono numerosi i processi innanzi i Tribunali militari e fra tanti sobillatori non se ne trovano che due soli socialisti, aderenti o dirigenti il moto dei Fasci: l'avv. Sparti a Misilmeri, che fu assolto; B. Verro per Lercara, che venne condannato colle prove che furono esposte nel precedente capitolo.
La connessione diretta tra lo eccitamento dei sobillatori e i moti di Sicilia si volle maggiormente riconoscere nell'azione di De Felice, e con una smemorataggine sorprendente si dimenticò che il colpevole nel periodo più agitato e dei più frequenti tumulti, dal 20 Novembre al 28 Dicembre, non si mosse da Roma.
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